Innovazione digitale e nuove tecnologie nel mondo della Salute, un argomento che non è mai stato così importante come negli ultimi mesi, in una società dove la medicina in presenza ha dovuto chiedere una mano alle tecnologie per trasformarsi in medicina da remoto, digitale e anche virtuale.
Uno studio di questi giorni fatto da Deloitte (Shaping the Future of European Healthcare, settembre 2020) mostra come, a partire da marzo 2020, l’investimento in sanità digitale ha comportato circa 200 iniziative, di cui solo un terzo legato all’emergenza Coronavirus. Significa che il Covid-19 ha dato un’ulteriore spinta a quello che appare come un processo inarrestabile: cartelle cliniche elettroniche, sistemi di prescrizione digitali e piattaforme per la prenotazione sono stati i più utilizzati ma tante sono state le soluzioni che hanno sopperito alle segnalazioni e richieste di aiuto spesso superiori alle disponibilità oppure riguardanti pazienti in quarantena. Stiamo parlando di piattaforme interattive medico-paziente, telemedicina e community virtuali.
Lo studio fatto da Deloitte ha coinvolto 7 Paesi europei: Italia, Germania, Norvegia, Olanda, Gran Bretagna, Portogallo e Danimarca ha inoltre rilevato come secondo i medici intervistati i principali ostacoli siano la burocrazia, i costi e la difficoltà a comprendere quale tecnologia e quale fornitore scegliere. Mentre Italia e Portogallo sono fanalino di coda per quanto riguarda la formazione al personale, in tutti e 7 i Paesi il 65% dei medici sottolinea un miglioramento tecnologico e digitale nella struttura nella quale lavora avvenuto a partire da marzo.
Le tendenze che andranno a consolidarsi saranno i software per l’analisi delle immagini e il monitoraggio con soluzioni indossabili (basti pensare agli smartwatch che permettono di rilevare il funzionamento del sistema cardiocircolatorio mentre facciamo uno sforzo fisico oppure la qualità del sonno) sempre più sofisticati.

L’introduzione del 5G permetterà poi che le diagnosi attraverso queste tecnologie diventino non meno efficaci e affidabili di quelle in presenza grazie alla potenza e all’affidabilità di una rete di quinta generazione.