Giorgio Proglio Giorgio Proglio, CEO tabUi

Come è già successo all'inizio dell’anno, molte aziende, in particolare negozi e attività commerciali in genere, hanno dovuto abbassare le saracinesche, in attesa di un miglioramento complessivo che tarda ad arrivare. In particolare, il mondo food e fashion sono i settori che ne stanno risentendo maggiormente il peso. Ad aprile alcune attività si erano già attivate con la vendita online attraverso la creazione di siti propri o appoggiandosi a piattaforme internazionali quali Amazon. Sicuramente la prima fase del lockdown ha visto un aumento esponenziale delle transazioni online che è continuata anche dopo il ritorno alla “quasi” normalità dell’estate appena terminata.

La seconda ondata che stiamo vivendo in questi giorni ha imposto nuove chiusure e le attività che non si erano organizzate per il web si trovano oggi a dover rincorrere un mercato letteralmente impazzito. Il secondo stop arriva, tra l’altro, nel periodo commerciale più favorevole per i negozi al dettaglio, ovvero i mesi che precedono il Natale. Ormai è impossibile per le attività correre ai ripari perché mettere in piedi un nuovo progetto e-commerce in tempi rapidi è praticamente impossibile.

In questo scenario si posiziona l’app tabUi, da sempre al fianco delle aziende Italiane. Nata come App diretta al settore Turismo, si è adattata sempre più al commercio di prossimità, offrendo spazio alle aziende attraverso la propria piattaforma e-commerce.
Oggi, come accade già da tempo, le piccole attività possono entrare a far parte di tabUi, mostrando, agli oltre 100.000 clienti finali, i propri servizi, prodotti e modalità di acquisto. Le attività trovano così a loro disposizione un sistema di e-commerce ready-to-use, in grado di ospitare un catalogo fino a 20 prodotti.

Per chi vuole essere subito online e vendere i propri prodotti, tabUi è la soluzione che può davvero aiutare negozi e punti di vendita in questa fase economica così difficile.