Sembra una serie TV, di quelle che si vedono sulle piattaforme Prime o Netflix, o una storia di successo come quella di Steve Jobs e di Apple. E invece, così come quella della società di Cupertino, è una storia vera, e soprattutto tutta italiana. Fondata nel 2011 a Lecce, con 600 euro e tanto, tanto entusiasmo, l’azienda Deghi vende materiale per il bagno, arredamento interni e giardino in modalità online. Il suo fondatore, Alberto Paglialunga, ha iniziato con un PC e con una vendita limitata a condizionatori e scaldabagni, in modalità locale. Con il tempo, ha preso coraggio e ha visto che le richieste crescevano, grazie ad un add-on che i grandi brand non potevano sempre garantire: qualità del servizio e post-vendita.
Anche durante il Covid, quando le imprese di ristrutturazione si sono fermate, la Deghi è andata direttamente sul cliente finale.
In 10 anni la società leccese è passata da 4.000 a 350.000 ordini l’anno, con un fatturato di 60 milioni di euro, un magazzino di 40.000 metri quadrati e un catalogo di 15.000 pezzi. I partner fornitori dei prodotti (dagli iniziali scaldabagni e condizionatori, la Deghi ora vende anche mobili per la casa, ufficio e giardino) non corrono il rischio di impresa dell’invenduto ma lavorano, consegnano e fatturano direttamente alla società.
Il team è giovane: con una media di 30 anni, è passato dai 5 dipendenti del 2012 agli attuali 170. Entro il 2022 il sito di e-commerce verrà migliorato e Paglialunga a giugno si presenterà assieme a tante altre società di arredamento nazionali ed internazionali al Salone del Mobile di Milano.
La Puglia è mobile (e online): il caso Deghi
La società di e-commerce pugliese sfida Amazon e Ikea con il suo fiore all’occhiello: il post-vendita.
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