Alessandra Marcelli Alessandra Marcelli, Product Manager TIM

Ogni anno, l’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) rivede l’elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo, aggiornando contestualmente le tecniche d’indagine e i pesi con i quali i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell’inflazione. Obbligatoria per chi apre Partita IVA, la PEC è utilissima per tutte quelle imprese, liberi professionisti, negozi (e anche privati) che hanno bisogno di certificare i contenuti di una e-mail senza dover ricorrere alla classica raccomandata.
L’ingresso della PEC nel Paniere 2021, così come tanti nuovi prodotti come monopattini sharing, mascherine chirurgiche e impastatrici, risente dei cambiamenti provocati dalla pandemia Covid-19.
Il distanziamento sociale ha accelerato il percorso verso la trasformazione digitale, già iniziato dalle PMI prima dello scoppio del Covid e intensificatosi nell’ultimo anno (un esempio tra tutti, il boom dello smart working).
In particolare, per quanto riguarda la PEC, poter inviare “una raccomandata” dal proprio pc non ha solo permesso di ridurre i costi ma anche di evitare inutili spostamenti e code negli uffici postali, ora da evitare ancora più di prima. La PEC inoltre abbatte la cosiddetta impronta carbonica e si conferma tra gli strumenti green della digital transformation.

Non solo per le Imprese, ma anche per i Cittadini
Cresce l'uso della PEC per i soggetti obbligati ma anche per i privati, che ne riconoscono i vantaggi nei diversi ambiti di applicazione. Nel 2020 sono stati scambiati più di 2,26 Miliardi di messaggi PEC. Una cifra che rende bene l’idea di quanto questo canale di comunicazione sia diventato fondamentale per i cittadini, consapevoli dei numerosi vantaggi che ne derivano. Agid riporta le seguenti informazioni sull’utilizzo delle Caselle PEC in Italia nel corso del 2020:

Domini: 252.027  
Numero caselle PEC: 12.099.979  
Numero messaggi:  2.260.000.000 

Alla Posta Elettronica Certificata si riconosce il valore legale al pari della raccomandata A/R, la facilità d’uso anche da smartphone e la possibilità di inviare e ricevere comunicazioni certificate nella trasmissione e nell’avvenuta consegna.
La PEC è diventata inoltre un obbligo per tutte le imprese dopo la conversione del Decreto Legge 179/2012 nella Legge 221/2012 che si affianca alle indicazioni contenute nella Legge 2/2009.

Qualche informazione utile per evitare multe
Come deve comportarsi l’Impresa, piccola o grande che sia, di fronte alle leggi in vigore? Di seguito, l’elenco delle categorie soggette all'obbligatorietà della PEC e le date di entrata in vigore dell'obbligo:

  • Professionisti: da novembre 2009 gli iscritti agli Ordini e ai Collegi hanno l’obbligo di possedere una PEC attiva (Legge 28 Gennaio 2009, n. 2).
  • Società: dal 2011 vige l’obbligo, per le Società di nuova costituzione, di dichiarare la casella PEC all'atto dell'iscrizione al Registro Imprese.
  • Ditte Individuali: dal 2013 l’obbligo di dichiarare la casella PEC, al momento dell'iscrizione al Registro Imprese, viene esteso alle nuove Partite IVA e alle Ditte Individuali.
  • Pubbliche Amministrazioni: le amministrazioni pubbliche secondo le disposizioni del Codice dell'Amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, istituiscono una casella di posta certificata o analogo indirizzo di posta elettronica per ciascun registro di protocollo.

PEC e domicilio digitale
Con l’art. 37 del Decreto “Semplificazioni” l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) è divenuto “domicilio digitale”, e con esso obbligatoria la comunicazione al Registro Imprese, con scadenza il 1° ottobre 2020, nonché il mantenimento dello strumento attivo e funzionale. In caso di omessa comunicazione o di cancellazione della PEC, si applica la sanzione prevista dall’articolo 2630 del Codice Civile, in misura raddoppiata.
Nel rispetto di quanto previsto dal Decreto “Semplificazioni”, anche i Professionisti iscritti ad Albi o Ordini professionali devono tassativamente comunicare all’Ordine/Collegio di appartenenza, se non hanno provveduto già in precedenza, il proprio indirizzo di posta elettronica certificata. La scadenza anche in questo caso è stata fissata al 1°ottobre 2020.
In caso di mancato riscontro da parte del professionista, viene comminata la sanzione prevista dalla normativa, che consiste nella sospensione del professionista fino ad avvenuto adempimento.

PEC Business: semplice da attivare, facile da usare, sicura contro gli hacker
Anche Telecom Italia propone una soluzione di Posta Elettronica Certificata. Si chiama PEC Business ed è disponibile in 3 profili diversi a seconda delle esigenze del Cliente, a partire dal profilo Individuale, passando da quello Multiutente (ideale per Imprese e PA) fino al profilo Applicativo, pensato per chi ha specifiche esigenze d'integrazione con strumenti di gestione del workflow o con altri software.
PEC Business è semplice, perché configurabile con un'interfaccia intuitiva, simile a quella della webmail; facile da usare, perché funziona come una casella di posta elettronica comune, configurabile seguendo le semplici istruzioni nel Manuale Utente, utilizzabile anche da cellulare con la nuova mobile App TIM PEC gratuita per iOS e Android; sicura, perché utilizza dei protocolli di sicurezza POP3s, IMAPs, SMTPs ed HTTPs garantendo l’integrità dei messaggi inviati e ricevuti perché crittografati e firmati digitalmente.