Milano, Museo della Scienza e della Tecnica, zona Sant’Ambrogio. Forse non tutti sanno che all’interno di questo prestigioso museo meneghino esiste uno spazio dedicato alla Digital Transformation. Si chiama Centro di Co-Innovazione ed è nato l’anno scorso grazie alla collaborazione di Cisco e di TIM https://www.museoscienza.org/it/cybersecurity-co-innovation-center-cisco.
Qualche giorno fa si è tenuto un incontro (presente anche l’AD di Telecom Italia, Luigi Gubitosi) per affrontare l’argomento delle chat, chatbot e ologrammi. L’innovativa tecnologia chiamata phigigram (sintesi di Fisico, Digitale e Ologramma) ricorda un po’ ciò che una volta era considerato fantascienza. Basti pensare all’ologramma della Principessa Leila in Star Wars. Anche se per ora la macchina di teletrasporto è a vari zeri, come tutte le tecnologie, si arriverà ad un prodotto più economico.
È solo una questione di tempo.

Durante l’incontro di qualche giorno fa, la telepresenza, finora relegata alla videoconferenza, si è trasformata in una presenza quasi reale, un’esperienza appunto phigigram, con gli ologrammi di Roberto Baldoni da Roma e Anthony Grieco di Cisco collegato dagli Stati Uniti.
La sensazione è a dir poco impressionante: la persona connessa da remoto si “materializza” in dimensioni naturali, con fedeltà corporea. Sotto i nostri occhi, si muove e parla come fosse lì con noi.

Un mezzo più che mai utile, in supporto alle piattaforme online che in epoca Covid aiutano ad annullare le distanze. Una fra le tante quella della chatbot che TIM Digital Store propone in 4 soluzioni diverse (Easybot, Hotello, Moty, Video Live Chat) ora ancora più utili di prima, alcune particolarmente sofisticate e molto vicine ad un'assistenza vis-à-vis.
Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, tra i vari utilizzi dell’intelligenza artificiale, ancora troppo poco sfruttata dalle imprese italiane (solo il 56% delle imprese ha avviato progetti di questo tipo), 1 soluzione su 4 riguarda i virtual assistant/chatbot.
Quello che manca è forse una presenza più umana, e in questo caso una telepresenza del tipo phigigram aiuterebbe sicuramente il cliente a sentirsi più a suo agio rispetto alle classiche chatbot, a volte un po’ impersonali e sintetiche.